Come trovare la propria passione quando non pensiamo di averne

Nella vita di tutti capitano momenti in cui non sappiamo quali siano le cose che ci piace fare e quali siano le nostre passioni. Inoltre, spesso, ci facciamo caso quando la stragrande maggioranza delle persone intorno a noi sembra esattamente sapere che cosa gli piace fare e che cosa li appassiona.

Purtroppo, a peggiorare le cose, ci si mette anche il fatto che, tutte le volte che ci sentiamo così, ci mettiamo ancora più ferocemente a cercare la nostra passione, spesso, purtroppo, con l’unico risultato di avvitarci ancora di più in una specie di circolo vizioso da cui è difficile uscire.

Che cosa vuol dire passione?

Ma se vogliamo capire come trovare la propria passione, dobbiamo, prima di tutto, capire che cosa vuol dire il termine “passione”: secondo alcuni dizionari, in senso lato la passione indica passività, che potremmo quindi definire come passività nel lasciarsi investire da qualcosa che, appunto, ci appassiona.

Stando solo così le cose, capiamo già che c’è una contraddizione di fondo tra il cercare una passione e l’essere investiti da una passione: il primo, che è quello che di solito facciamo tutti, implica il fatto che attivamente cerchiamo qualcosa che ci appassiona. Il secondo, invece implica il fatto che non facciamo una scelta attiva, bensì rimaniamo in attesa che la nostra passione, in qualche modo, si manifesti.

Naturalmente, in questo caso, non si parla però di una attesa passiva nel senso di non fare nulla, ma si tratta più che altro di rimanere passivi e aperti rispetto a come alcune cose che facciamo ci fanno sentire. Se noi ci mettiamo in gioco facendo delle cose nuove, questa novità potrebbe non avere alcun effetto su di noi; a volte invece questa novità potrebbe rivelarsi in linea con noi e, in questo caso, alla fine, potremmo anche appassionarci.

E’ proprio in questo stato di attesa passiva che si crea lo spazio per la passione per manifestarsi.

La cosa più importante che possiamo fare per trovare la nostra passione è metterci in gioco

Ciò che abbiamo detto sopra, comunque, implica il fatto che dobbiamo metterci in gioco e, cioè, fare. Approcciarsi alla passione semplicemente da un punto di vista intellettuale, ragionando quindi su quale potrebbe essere la nostra passione ma, in realtà, non facendo nulla per trovarla, non ci farà proseguire di 1 cm.

Quello che, in realtà, dobbiamo fare, è materialmente rimboccarci le maniche e sporcarci le mani con cose nuove, o magari con cose che abbiamo già provato e che vogliamo rivedere, con lo scopo di trovare qualcosa che ci accende, che ci appassiona.

La passione non è sempre un fuoco che brucia

Un’altra cosa a cui dobbiamo stare attenti è la definizione che, normalmente, viene attribuita alla passione, cioè un fuoco che ci brucia dentro, qualcosa che, ardentemente, appunto, ci accende. Questa è, molte volte, una definizione corretta, però non tiene conto che, altre volte, invece, la passione non si manifesta come un fuoco ardente ma si manifesta invece come qualcosa di più sottile.

Stando, quindi, alla definizione che normalmente ne viene data, allora è facile scambiare questa passione che si manifesta in maniera più sottile come qualcos’altro, magari, come qualcosa che, semplicemente, ci piace e ci diverte ma nulla di più.

Non sempre possiamo trasformare la nostra passione in un lavoro

Inoltre, un altro concetto che spesso, specie al giorno d’oggi, passa è che la cosa migliore per risolvere la propria insoddisfazione lavorativa sia quella di trasformare la propria passione in un lavoro. Certo, per molti questo è un sogno che diventa realtà, ad esempio per chi magari ha una passione e un talento innato per i lavori manuali e riesce a tradurre questa passione in un impiego fisso, magari anche ben remunerato.

Ma capita anche che le nostre passioni non siano monetizzabili, semplicemente perché non c’è mercato per quel genere di passione.

Inoltre, dobbiamo anche sempre tener presente che passione e lavoro sono su due livelli differenti e trasformare la propria passione in un lavoro potrebbe essere molto pericoloso, perché correremmo il rischio di trasformare la nostra passione in qualcosa che ci appesantisce, perché è qualcosa che dobbiamo per forza fare tutti i giorni, altrimenti, non ci possiamo sostenere.

Come iniziare a trovare la propria passione?

Se non sai da dove iniziare per trovare la tua passione, puoi semplicemente iniziare così: prova a fare una cosa che ti incuriosisce per all’incirca un mese: inizia a suonare uno strumento, a fare sport, a fare meditazione, non è importante il “che cosa”.  Trascorso questo mese, valuta come ti sei sentito nello svolgere questa attività: se non ti ha dato alcuna gioia e se farla ti è sembrato quasi più un impegno che un piacere, beh, allora vuol dire che quella cosa non rientra tra le tue passioni.

Ma se, invece, hai scoperto che quello che hai incominciato a fare ti ha, in qualche modo, preso, allora vuol dire che ti sei avvicinato, se non proprio hai trovato, la tua passione.

Il discorso di realizzare le proprie passioni attraverso il lavoro è un argomento che è stato trattato milioni di volte, quasi come esistesse una ricetta predefinita che va bene per tutti. Ma tutti sappiamo che non è così e che ognuno di noi è diverso. Realizzare sé stessi attraverso il lavoro, ma soprattutto realizzare la propria unicità è proprio uno dei temi importanti de “La voce del Daimon”, sul quale puoi approfondire questo e molti altri temi e che puoi raggiungere semplicemente cliccando qui.

Buona lettura.