La storia della toga nera dell’avvocato

Quando si pensa a un avvocato nelle aule di tribunale la prima cosa che viene in mente è la toga nera.

Ma qual è la storia di questo elemento distintivo che fa ormai parte dell’immaginario collettivo? Possiamo dire che la toga nera tipica degli avvocati affonda le sue radici in un passato decisamente remoto.

Di certo non si tratta di un elemento che vede la luce nell’era moderna, ma dobbiamo fare un deciso salto indietro nel tempo e arrivare all’epoca dell’Impero Romano.

Già in quel periodo quella che veniva definita tunica poteva essere indossata solo da alcune tipologie di cittadini, così da andare a indicare il loro status sociale. Nello specifico, nell’Antica Roma la tunica, che era visivamente diversa dalla toga attuale, veniva indossata solo ed esclusivamente da cittadini romani maschi, liberi e detentori del potere politico e del potere civile.

Anche in quel periodo le toghe si differenziavano per colore. Ad esempio, i magistrati, così come i senatori, indossavano una toga porpora che simboleggiava il loro potere. Non veniva utilizzato spesso il colore nero, anche se colori simili come il marrone o il grigio venivano utilizzati nei giorni di lutto.

Andando a curiosare nel Medioevo scopriamo un nuovo modo di intendere la toga. In quel periodo più che un segno distintivo degli avvocati era una vera e propria divisa per alcuni mestieri. La indossavano finanche i professori e i medici. In generale, la toga caratterizzava tutti gli esponenti di spicco nella società.

Tuttavia, fu proprio in questo periodo che si vide per la prima volta la toga nera che divenne una vera e propria consuetudine, non utilizzata solo per esprimere il lutto.

Tutto quello che si deve sapere sulla toga nera

Sebbene oggi la toga nera sia vista solo nelle luoghi della giustizia è importante capire come è fatta e in base a cosa se ne scelgono i materiali e gli ornamenti.

Per capire il tutto si deve fare riferimento al già noto R.D. n. 2641 del 14-12-1865. Nel Decreto Regio è ben specificato che gli avvocati patrocinanti possono indossare una toga di lana nera come quella dei funzionari giudiziari che, però, deve essere abbottonata sul davanti. Le maniche devono avere un gallone di velluto nero e devono essere rialzate a annodate sulle spalle tramite delle nappine di seta nera. Il collare è di seta batista e il tocco è di seta.

Quando si parla di toga si parla anche di cordoniera, che è uno degli elementi distintivi. I colori di quest’ultima variano in base al grado di avvocatura. Troviamo cordoniere oro e seta nera per la Cassazione, mentre l’argento e il nero sono i colori del Consiglio di Stato.

Oggi la toga è un simbolo molto forte, ma non si deve dimenticare che ci sono anche degli obblighi ad essa legati. Chi non indossa una toga nelle udienze pubbliche di corti e tribunali è passibile di denuncia. Così come lo è anche chi non indossa la toga nera dinanzi ai consigli dell’ordine e al consiglio superiore forense.