La tratta che va da Roma a Milano viene percorsa ogni anno da centinaia di famiglie che per vari motivi, traslocano verso l’una o l’altra città. È un trasloco particolarmente richiesto e per questo molte aziende di traslochi si sono attrezzate per compiere viaggi frequenti, proponendo anche degli sconti da effettuarsi per determinate condizioni.
Traslochi Roma Milano Groupage
La formula più conveniente per un trasloco da Roma a Milano è quella denominata Groupage, o in italiano, trasloco in abbinamento.
Questa tipologia di offerta, prevede l’accorpamento di due o più clienti che hanno bisogno di traslocare nel capoluogo lombardo, proveniendo dalla capitale e, viceversa, per coloro cha devono compiere il percorso inverso.
Quando più persone richiedono il servizio ad una ditta di traslochi che offre questa formula, l’azienda può proporre il trasloco in abbinamentotrasloco e cioè chiedere ai clienti se è possibile fissare una data comune per tutti.
In questa maniera l’azienda riesce a riempire completamente il camion ed il costo del trasloco, al netto di eventuali servizi particolari richiesti, viene diviso tra i richiedenti.
Si stima che in questa maniera, si può arrivare ad un abbattimento del prezzo fino al 70% di sconto sul preventivo per il servizio dedicato ad una sola persona.
Come richiedere il trasloco Roma Milano in abbinamento
Potreste essere voi stessi a chiedere alla ditta se è possibile effettuare il trasloco in abbinamento, oppure rivolgervi a ditte che già lo prevedono. Come suggerimento, potete dare un’occhiata al sito di questa azienda specializzata in traslochi Roma Milano con la formula del groupage, offrendo il servizio anche per la tratta inversa (Milano-Roma).
Nel caso non conosciate direttamente alcuna ditta di traslochi, basterà fare una ricerca su internet, consultare i vari siti web e contattare qualche azienda tramite email o telefonicamente per ottenere un po’ di preventivi tra cui scegliere.
Alcune ditte poi, compiono questo tragitto ogni settimana e questo permette di restringere i tempi di attesa per il trasloco.
Trasloco Roma Milano in economia
Un’altra maniera per risparmiare sul trasloco da Roma a Milano e viceversa (ma vale anche per tutte le altre tratte) è quello di farlo in economia.
Un trasloco in economia prevede che siate voi stessi a preparare le scatole e gli imballi per i mobili e per tutti gli oggetti che avete in casa. Alo stesso modo sarete voi, una volta a destinazione, a rimontare i mobili e rimettere a posto ogni cosa estraendola dagli scatoloni.
A quel punto la ditta traslochi servirà solo per caricare il camion, portare tutti i vostri beni nella nuova abitazione e scaricare il tutto una volta giunti a destinazione.
Questa formula, oltre al risparmio, offre anche il vantaggio di fare le cose in regola, con operai e beni trasportati assicurati.
E per i piccoli traslochi Roma Milano?
Molto spesso c’è bisogno di portare solo qualche scatola o un elettrodomestico. Si tratta quindi di piccoli traslochi o meglio, piccoli trasporti, che però possono essere effettuati anche dalle ditte di traslochi. A volte sono solo i mobili da giardino, poche cose che si sceglie di portare in un momento successivo per ragioni di spazio.
Affidarsi ad una ditta per dei piccoli traslochi da Roma a Milano con un contratto standard, costerebbe molto.
Però, anche in questo caso potrà venire in aiuto il trasloco groupage, abbinando il proprio con quello di altri clienti.
Ma esiste anche un’altra possibilità ed è quella di sfruttare alcune offerte che vengono proposte dalle ditte per raccogliere il maggior numero possibile di clienti.
Una di queste è l’offerta calcolata a seconda del numero di scatole. Se avete la pazienza di spulciare in rete e di visitare qualche sito di traslochi, potrete vederla pubblicizzata, molto spesso con la dicitura “piccoli traslochi Roma Milano” e poi sotto, nel 90% dei casi, troverete un’offerta a poco più di una o due centinaia di euro.
In ultimo, a chi si domanda se i costi relativi al trasloco sono detraibili per recuperare qualche soldino dalla spesa sostenuta, rispondiamo no, come evidenziato anche su fiscooggi.it, sito dell’agenzia delle entrate italiana.