Come funzionano i pannelli fotovoltaici

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Rendere la nostra casa più green, più economica nella gestione delle spese e meno inquinante: un sogno?

Non più, ovviamente! La tecnologia ci viene in aiuto per fare tutto questo. Eolico, solare, geotermico: tutte forme di energia alternative a gas ed elettricità classica che ci permettono di riscaldare, raffrescare, far funzionare gli elettrodomestici e gli impianti, inquinando meno e spesso risparmiando nel tempo.

Una delle tecnologie più celebri e più utilizzate sono i pannelli fotovoltaici. Ti piacerebbe avere un impianto fotovoltaico, magari installato da dei professionisti come quelli di fotovoltaicostore.it, ma non sai come funziona davvero questa tecnologia? Scopriamolo insieme!

Il sole: un’energia rinnovabile

La differenza tra le energie rinnovabili e petrolio, gas e carbone è nel nome stesso: se le seconde sono fonti di energia di cui disponiamo in modo limitato, molto costose da estrarre e inquinanti da utilizzare, le energie rinnovabili si riproducono autonomamente nell’ambiente e possono essere sfruttate per produrre energia luminosa e termica.

Sole, acqua, vento, geotermia: tutte queste fonti sono dette rinnovabili. Il loro utilizzo non è economico, perché gli impianti (industriali o domestici) necessari a trasformarle hanno un bell’impatto sulle finanze di casa. Il loro segreto, però, è nell’ammortamento della spesa negli anni a venire.

Come funziona un pannello solare

Un pannello solare o fotovoltaico è una struttura, posizionata in campi aperti oppure sui tetti, che “raccoglie” l’energia del sole e la trasforma in energia termica o elettricità con un sistema complesso di conversione.

Anzitutto, però, dobbiamo distinguere tra pannelli termici e fotovoltaici. I pannelli termici convertono i raggi solari in calore, che può essere conservato in una specie di batteria e utilizzato per riscaldare un ambiente o l’acqua sanitaria. I pannelli fotovoltaici, invece, producono energia elettrica, convertendo i fotoni (le particelle di cui è costituita la luce) in un campo elettrico.

Il materiale che rende possibile questo processo è il silicio.

Il silicio può essere presente nei pannelli fotovoltaici in tre forme:

  • monocristallino, con altissime performance nel mercato odierno e capaci di convertire il 15-20% dell’energia luminosa in elettricità. Per le sue performance, è anche il materiale più costoso;
  • policristallino, leggermente meno performante ma anche molto più economico;
  • a film sottile, cioè in pellicole di vari materiali, tra cui silicio, rame, indio e cadmio, con cui si producono pannelli ancora meno performanti ma estremamente più economici e più leggeri.

Il funzionamento dell’impianto fotovoltaico

Man mano che il sole sorge dall’orizzonte, colpisce porzioni sempre più ampie del pannello posto sul tetto o in campo aperto (per questo per l’installazione è così importante fare una attenta valutazione del posizionamento, per ottimizzare al meglio le ore di irraggiamento). Gli atomi di silicio, o ancor meglio gli elettroni di questi atomi presenti nei pannelli, reagiscono con i fotoni dell’energia solare: così facendo, si genera una corrente continua

Questa corrente viene portata ad un inverter, di solito posizionato in casa. L’inverter è fondamentale per trasformare l’energia continua in energia alternata, cioè quella che alimenta poi le prese elettriche e gli elettrodomestici.

In questo articolo di Eni è presente un’infografica molto chiara che spiega come è costruito un impianto completo.

Ora che abbiamo a disposizione la nostra energia convertita in corrente alternata, basterà vivere la nostra casa come abbiamo sempre fatto: il sole ci scalderà, ma senza inquinare!