Maltrattamenti: quali sono le conseguenze per chi li subisce

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Tra i reati che, negli ultimi anni, hanno fatto segnare un preoccupante aumento in tutta Italia ci sono i maltrattamenti perpetrati, nella maggior parte dei casi, ai danni di persone più deboli.

I maltrattamenti, come spesso accade per violenze e abusi in generale, vengono infatti commessi ai danni di bambini, donne, persone anziane o affette da problemi psico-fisici.

Ma quali sono le conseguenze dal punto di vista psicologico e comportamentale per coloro che subiscono maltrattamenti?

Essere vittima di un maltrattamento, indipendentemente da quella che è la sua natura, significa vivere un forte trauma che porterà inevitabilmente a conseguenze psicologiche.

Le violenze e gli abusi non sono sempre episodi isolati, ma possono anche ripetersi nel tempo come i casi che hanno riguardato in passato i maltrattamenti ai danni di persone anziane all’interno di alcune RSA.

Prima di entrare nello specifico di quelle che sono le conseguenze per chi subisce maltrattamenti in maniera isolata o continua, è giusto sottolineare che si tratta di un reato punito dal Codice Penale.

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Le conseguenze psicologiche delle vittime di maltrattamenti

Le persone maltrattate sono accomunate dall’aver vissuto una situazione, isolata o ripetuta nel tempo, traumatizzante e carica di stress.

Proprio per questo motivo, le conseguenze che vivranno dal punto di vista psicologico saranno molto simili tra loro, indipendentemente dalla natura della violenza che hanno subito.

I disturbi che si riscontrano maggiormente tra le vittime di maltrattamenti ci sono:

  • disturbi del sonno, come insonnia e incubi ricorrenti;
  • perdita dell’autostima;
  • senso di impotenza;
  • chiusura nei confronti del mondo esterno;
  • solitudine;
  • incapacità ad aver rapporti con altre persone;
  • depressione e pensieri suicidi.

Da un punto di vista comportamentale, invece, alcune vittime sfogano la loro sofferenza attraverso atteggiamenti aggressivi verso gli altri.

Gli effetti dei maltrattamenti sui bambini

Bambini e adolescenti sono tra le categorie più soggette a maltrattamenti sia da parte di coetanei, come nel caso del bullismo, sia di persone adulte.

Il bambino, infatti, nel corso della sua crescita si relaziona con persone più grandi che detengono l’autorità (dai genitori agli insegnanti, passando per allenatori ed educatori) e che possono approfittare di ciò per perpetrare abusi e violenze.

Dovremmo trovare il modo di proteggere i nostri figli non solo dagli incidenti domestici o su strada, ma anche da situazioni di potenziale pericolo nei rapporti sociali.

Gli effetti dei maltrattamenti ai danni dei bambini possono dipendere molto dalla loro età, ma anche in questo caso troviamo diverse analogie con le vittime adulte.

L’aspetto importante che riguarda i bambini, soprattutto in tenera età, e che li differenzia dalle altre categorie di persone è che alcune conseguenze dei maltrattamenti possono verificarsi anche a distanza di molti anni.

Molti studi, infatti, hanno evidenziato la connessione che c’è tra il maltrattamento infantile e la comparsa in età adulta di disturbi gravi come quelli relativi alla personalità e alla depressione.

Un adulto che, durante la propria infanzia ha subito uno o più episodi di maltrattamento, è quindi molto probabile che presenti gravi conseguenze psicopatologiche che possono portare anche alla dipendenza da sostanze stupefacenti.