Riconoscere e curare la nevralgia del trigemino: dai primi sintomi all’intervento

La nevralgia del trigemino rappresenta indubbiamente una delle più temibili forme dolorose del volto. Conosciuta all’estero come tic douloureux, questa nevralgia interessa pressochè invariabilmente una sola metà del viso, con una estensione variabile in base al numero di branche interessate. Il nervo trigemino, infatti, deve il suo nome alla presenza di tre branche (o tronchi): quella orbitaria, che interessa l’occhio, la mascellare e la mandibolare.

Questa peculiare forma di nevralgia colpisce più frequentemente gli anziani, anche se non è impossibile ritrovarla in pazienti più giovani. La sua caratteristica principale, in ogni caso, è quella di essere un dolore estremamente intenso, lancinante, trafittivo, sovrapponibile a quello che si potrebbe provare durante un intenso mal di denti.

La durata è variabile, e può variare tra pochi attimi e qualche minuto. A volte l’attacco doloroso è determinato da un semplice sfioramento della pelle del volto, come ad esempio durante il lavaggio, o addirittura delle parti interne della cavità della bocca, come quando si mangia. Alcuni pazienti rinunciano persino a sorridere, tanta è la paura di essere travolti dal dolore.

L’inquadramento della nevralgia avviene prevalentemente in studio, durante una visita neurologica. In genere è sufficiente valutare la distribuzione caratteristica del dolore, la sua durata e l’intensità, per effettuare agevolmente una diagnosi. Ovviamente il quadro clinico si complica qualora fossero presenti altri segni o sintomi di interessamento neurologico, eventualmente suggestivi di un problema di altra natura. Il paziente, nel raccontare i propri sintomi, si dimostra particolarmente sofferente ed emotivamente coinvolto a causa dell’intensità del dolore, oltre che preoccupato di una eventuale imminente recidiva.

Quali potrebbero essere, dunque, la cause delle nevralgia trigeminale? Nonostante in una buona percentuale di pazienti non vi sia la possibilità di identificare cause definite, è necessario comunque procedere con alcune indagini strumentali per escludere problematiche organiche. Tra queste, la più comune è rappresentata dal cosiddetto conflitto neurovascolare, ovvero un anomalo contatto tra un’arteria e il nervo trigemino. L’arteria, toccandolo, irrita il nervo, che invia dunque segnali dolorosi inappropriati In questo caso è possibile procedere con un intervento chirurgico così da separare i due elementi per mezzo di un piccolo frammento di materiale inerte (intervento di Janetta). Ancor meno frequenti, invece, le nevralgie da patologie espansive (come i meningiomi) o infiammatori.

Più rari, al giorno d’oggi, interventi chirurgici più demolitivi, e che richiedono l’impiego di elementi dotati di elevata energia (sostanze chimiche, radiofrequenze, mezzi meccanici ecc.), mirati a distruggere parte delle fibre nervose o del ganglio.