Il cioccolato non è tutto uguale: ecco come riconoscere un prodotto di qualità

Nessuno può resistere a un buon cioccolato, ma come possiamo capire se effettivamente ci troviamo davanti a un cioccolato davvero di qualità?.

Al giorno d’oggi sul mercato è cresciuto il numero delle proposte, in maniera esponenziale. Quindi, come puoi orientarti tra le tante tipologie di cioccolato che trovi in vendita?

Come si capisce se vale la pena acquistare quella specifica barretta o se, invece, è meglio sceglierne un’altra? Per dare una risposta, è importante analizzare alcuni aspetti che permettono di capire quando un cioccolato è di qualità o meno.

Vediamo di capire insieme, dunque, quali fattori devi valutare per riconoscere un cioccolato di alta qualità.

L’importanza degli ingredienti: quali sono quelli che permettono di produrre un buon cioccolato?

In generale, per creare un buon prodotto servono materie prime di alta qualità.

Gli ingredienti che compongono il cioccolato sono, essenzialmente, burro e massa di cacao, lecitina di soia (noto emulsionante che serve, per l’appunto, a emulsionare) e vaniglia.

Quindi, come incidono questi prodotti sulla qualità del cioccolato? La risposta è semplice. Maggiore è la percentuale di massa di cacao, più il risultato finale sarà qualitativo e pregiato.

Come avrai già capito, in questo caso ci stiamo riferendo al cioccolato fondente, perché per produrre quello al latte serve l’aggiunta di latte in polvere.

Attenzione, invece, al cioccolato bianco, che in realtà non contiene massa di cacao e quindi non può essere definito cioccolato.

Se cerchi un cioccolato di qualità, parti da quello fondente

È risaputo che il cioccolato di qualità è quello fondente, da tutti ritenuto un prodotto più pregiato.

Per assaporare una buona tavoletta, devi partire da una percentuale di massa di cacao corrispondente almeno al 65%.

Ma la lettura dei soli ingredienti è sufficiente per darti la possibilità di capire se stai acquistando un cioccolato buono o meno? In realtà non è il solo fattore di cui tener conto.

Infatti, devi valutare altre caratteristiche. Una di queste riguarda l’aspetto del cioccolato, che deve apparire lucido. Quest’ultimo fattore ti fa capire che è stato temperato in modo perfetto.

Ma cosa vuol dire temperare? Quando parliamo di produzione e di lavorazione del cioccolato, uno degli aspetti da attenzionare maggiormente è la temperatura.

Quando la superficie risulta bianca, significa che il burro di cacao è salito in sù e si è completamente staccato. Questa è una conseguenza di uno shock termico, ovvero il cioccolato è stato lavorato a temperature eccessivamente alte o basse.

Attenzione, ciò non vuol dire che al palato il prodotto risulterà cattivo, anzi potrebbe mantenere un buon sapore, ma rispecchia la vera qualità delle materie prime.

In più, un cioccolato ben temperato ti dà un’emozione diversa, ovvero fa quel suono magico quando si spezza, perché è croccante.

Affidati al mezzo migliore per riconoscere un cioccolato di qualità: il tuo palato

Il modo migliore per capire se un cioccolato è di ottima qualità, è assaggiarlo e gustarlo; per farlo e goderti appieno l’esperienza gastronomica, dovrai però imparare a degustare il cioccolato nel modo corretto.

Generalmente, i cioccolati monorigine sono i migliori, dato che il cacao arriva da una zona ben precisa. In commercio, però, puoi trovare anche i cosiddetti blend, caratterizzati da mix di cacao differenti. Inutile sottolineare che nella valutazione rientra anche il gusto soggettivo.

Attenzione a non rovinare un cioccolato pregiato: ecco gli errori che devi evitare nella conservazione

Abbiamo visto come puoi riconoscere un cioccolato di qualità. Ma dopo averlo acquistato, è importante seguire alcuni accorgimenti, affinché non si rovini.

Fondamentale, in tal senso, è la conservazione. Non cadere nel fatale errore di riporlo in frigorifero, dato che si tratta di un luogo umido e il nemico più acerrimo per il cioccolato è proprio l’umidità.

Dopo una sola settimana, la superficie del prodotto diventa bianca e perderà la sua naturale croccantezza, che se ben ricordi è data da un buon temperaggio.

Come mantenere la sua qualità? Tienilo tranquillamente in casa, basta che il luogo in cui lo riponi non superi i 20 °C. Attendo, dunque, alle fonti di calore.

Considerazioni finali: l’aiuto per valutare la qualità arriva anche dagli enti di certificazione

Il cioccolato è un prodotto che va rispettato in tutte le sue forme e nelle varie fasi di lavorazione.

Data la sua importanza e diffusione nel mondo, negli anni sono nate sempre più associazioni che hanno l’obiettivo di monitorare la sua preparazione.

Grazie a queste certificazioni, puoi avere maggiori garanzie riguardo la qualità del prodotto che acquisti, così che la tua scelta sarà più consapevole.