Patentino fitosanitario: a cosa serve?

patentino fitosanitario

Avete mai sentito parlare della fitoterapia? Nell’articolo di oggi facciamo la conoscenza di questa curiosa scienza medica e del patentino fitosanitario.

Quante volte per curare l’acne, un capogiro o un attacco di tosse il medico ci ha prescritto un farmaco fitoterapico? Vi siete mai chiesti che cosa voglia dire questo termine? E in che cosa il farmaco fitoterapico differisca da quello tradizionale?

Oggi proviamo a spiegarvelo. Iniziamo a fare un po’ di chiarezza.

Che cos’è la fitoterapia?

La fitoterapia è una scienza medica che propone e mette sul mercato solo farmaci che abbiano come principio attivo un vegetale. Si tratta dunque di un tipo di medicina che si occupa di scoprire e mettere a disposizione del paziente tutti gli elementi naturali e vegetali che possano diventare, attraverso un processo di studio e composizione, un valido rimedio contro disturbi quali tosse, mal di testa, acne o dermatite. A distinguere un farmaco fitoterapico da uno tradizionale è per l’appunto il suo assemblaggio, composto perlopiù da elementi naturali e dunque poco aggressivo e con meno controindicazioni rispetto al farmaco medico. Va comunque messa una doverosa distanza tra fitoterapia e omeopatia. Le due cose potrebbero infatti essere facilmente confuse ma, in realtà, sono molto lontane l’una dall’altra. Questa perché la prima è una vera e propria scienza e in quanto tale studia e inserisce le piante nella cura di un disturbo; la seconda invece utilizza le stesse in quantità infinitesimale e con molto meno efficienza.

Patentino fitosanitario

Il patentino fitosanitario è una sorta di documento utile a chi ha bisogno di acquistare o utilizzare prodotti fitoterapici per uso professionale. Prima del novembre 2015, questo era ritenuto necessario solo per l’acquisto di pochi e precisi prodotti. Da ormai quattro anni, invece, chi vuole essere rivenditore è obbligato a servirsi di tale patentino.

Ad imporre l’uso di questo tesserino è il  decreto Interministeriale 22/01/2014  che ha obbligato tutti quelli che desiderano usare prodotti fitosanitari a sottoporsi a continui aggiornamenti. Il decreto nasce con l’intento di scongiurare il rischio di un uso imprevidente dei farmaci. Dunque, dal 26 novembre 2015, tutti coloro che fanno uso di tali prodotti a scopo professionale devono richiedere, per poterlo fare, il famoso certificato d’abilitazione.

Come richiedere il patentino

Per prendere il patentino fitosanitario bisogna necessariamente seguire un corso della durata di 20 ore con frequenza obbligatoria del 75%. Sono esentati dalle lezioni coloro che posseggono un diploma superiore o una laurea in scienze biologiche, agrarie, forestali, farmaceutiche, veterinarie o mediche.

Al termine del corso, i partecipanti saranno sottoposti ad un esame, pertanto è nell’interesse dello studente prendere parte alle lezioni che sono, a proposito, organizzate da un ente di formazione accreditato. Solo al termine dell’esame, verranno rilasciati i patentini. Talvolta però il procedimento è un po’ diverso e deve essere il candidato e presentare la propria richiesta formale. In quel remoto caso, il patentino viene rilasciato circa 20 – 30 giorni dopo l’esame e la domanda. Il certificato d’abilitazione dura ben 5 anni. Dopodiché deve essere rinnovato.