Ossidrogeno: tutto quello che c’è da sapere

ossidrogeno

Oggi approfondiamo la conoscenza di un fenomeno chimico e del suo percorso storico . Le righe sottostanti vi parleranno delle caratteristiche dell’ossidrogeno e dell’uso che se ne fa in meccanica.

L’idrogeno venne scoperto nel 1766 da Henry Cavendish, uno scienziato inglese che passò alla storia proprio quello che lui amava chiamare con il nome di ‘aria infiammabile’.

Solo con l’arrivo del chimico Antoine Lavoisie, tuttavia, l’aria infiammabile di Cavendish trovò una definizione comune e certificata, ossia quella di ‘idrogeno’.

Nel 1776, s’inserisce nella storia dell’idrogeno la figura di Martinus van Marum , uno scienziato, medico e insegnante olandese che amava fare esperimenti con l’elettricità. Fu proprio durante questa fase sperimentale che uno dei test dello scienziato generò, mediante elettrolisi, ossigeno e gas di idrogeno.
Martinus van Marum  scoprì, dunque, quasi causalmente, che questa combinazione avrebbe potuto essere accesa da una scintilla elettrica.

Fu Charles H. Frazer, tuttavia, a brevettare nel 1918 il primo “Booster ad idrogeno”: cioè un impianto di motori a combustione interna.

Negli anni che seguirono la seconda guerra mondiale, per sopperire ad una significativa scarsità di combustibile convenzionale, l’esercito inglese adoperò generatori di fiamme ossidriche per mettere in moto i propri mezzi. Fu così che carri armati  ottennero una migliore resa chilometrica riuscendo anche a prevenire il surriscaldamento del motore dei mezzi utilizzati in Africa.

Ma che cos’è l’ossidrogeno?

L’Ossidrogeno è un carburante ecologico che, sostituito a quello normale, e potrebbe portare grandi cambiamenti nel nostro futuro. E’ stato infatti recentemente brevettato un sistema di alimentazione che consuma 1 litro di acqua per mille chilometri di tratto stradale.

Quali sono i vantaggi di un sistema meccanico ad ossidrogeno?

Un sistema ad ossidrogeno riduce le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, assieme a quello di ossido e di carbonio. Aumenta le prestazioni del motore e le temperature interne di questo. Grazie alla diminuzione delle particelle di carbonio anche la durata e il funzionamento del motore sono due volte più longeve. È stata poi riscontrata una riduzione delle emissioni di inquinanti aeriformi in atmosfera e un calo delle emissioni particellari. Tra i primissimi vantaggi di un sistema ad ossidrogeno vi è inoltre una considerevole riduzione dei consumi del carburante, assieme ad un importante calo del peso dei veicoli.

Altro aumento registrato riguarda infine la temporalità del rapporto tagliandi/ kilometri percorsi.

L’ossidrogeno nel mondo

Nel resto del mondo l’uso di ossidrogeno è molto più affermato. In Cina soprattutto i sistemi ad ossidrogeno godono di una certa dignità, tanto che il paese ha potuto maturare un’ esperienza lunga 25 anni. Qui è possibile trovare generatori a Ossidrogeno da 3 a 1500 metri cubi di gas all’ora  con un limite di 8 chilowatt di consumo . Anche l’India possiede dei generatori: questi vengono utilizzati per alimentare le motociclette. Si trovano  ad ogni modo distributori  anche in Spagna, Bulgaria, Russia e Romania. In Italia il numero di compratori e distributori è ancora troppo basso per potersi dire rilevante.

Come abbiamo detto all’inizio di quest’articolo però l’ossidrogeno è un primo passo verso un mondo più green e dunque speriamo possa conoscere nei prossimi anni un successo tutto nuovo.