Il caffè in capsule ha rapidamente conquistato anche un mercato tradizionalista e rigoroso come quello italiano, da sempre fedele e innamorato dell’intramontabile Moka. Di questi tempi, infatti, stiamo assistendo ad una rapidissima ascesa dei sistemi per caffè in capsule e cialde, soprattutto dopo le riaperture post-lockdown.
La ragione, molto probabilmente, risiede in quel sentimento collettivo di nostalgia per il caffè del bar a cui abbiamo dovuto rinunciare per molti mesi, in attesa che la situazione pandemica migliorasse. Alle riaperture delle attività commerciali, infatti, tutti abbiamo sentito quella voglia irrefrenabile di concederci un espresso vero, preparato in modo sapiente dal nostro barista di fiducia.
Un mercato attento alle esigenze dei consumatori
L’ascesa delle macchine per caffè in capsule, peraltro, la si deve alla capacità visionaria delle aziende operanti in questo settore che hanno saputo interpretare le esigenze dei consumatori, formulando proposte al passo con i tempi e, soprattutto, capaci di “prenderli per la gola”.
Ecco perché sempre più persone, decise ad acquistare una macchina per caffè in cialde, finiscono col chiedersi se, dopo un tot lasso di tempo, le capsule possano scadere o se, invece, sono destinate a restare intatte a prescindere da quando sono state acquistate. Se anche tu ti sei posto questa domanda, oggi, finalmente, avrai la risposta definitiva che stavi cercando.
Come viene preparato il caffè in capsule?
Il funzionamento di una cialda è davvero molto semplice perché somiglia a quello che avviene quando prepariamo un caffè con la Moka o con una macchina professionale da bar. L’acqua calda emessa da una caldaia ad alta pressione sgorga attraverso la polvere di caffè avviando l’estrazione, il processo per cui, in una manciata di secondi, vediamo sgorgare la bevanda in tazza.
La qualità del prodotto versato dipende da diversi fattori tra cui la temperatura e la pressione dell’acqua, la granulosità del caffè in polvere e si, anche dalla qualità della miscela. Ecco perché quando ordiniamo un espresso al bar la qualità della bevanda dipende molto anche dalla competenza di chi lo prepara, così come dal macchinario e dal marchio di caffè utilizzato.
Lo stesso vale per il caffè in capsule che, per l’appunto, viene acquistato in grani, tostato e lavorato per ottenere un granulato ad hoc da inserire nell’involucro. Le bevande in cialde, invece, sono preparati liofilizzati che, a contatto con l’acqua, disciolgono sapori e odori mescolandosi in un preparato caldo e piacevole in base al gusto selezionato.
Ci sono alcune differenze di procedimento tra i vari sistemi di macchine per caffè ma, grossomodo, quello appena descritto è il modus operandi standard di questa tecnologia. A questo punto ti starai chiedendo: quindi il caffè in capsule scade oppure no? Ti rispondiamo nel paragrafo che segue.
La data di scadenza del caffè in capsule: cosa è importante sapere
Tutti i prodotti destinati al consumo alimentare devono per legge riportare una data di scadenza. Questa indica il lasso di tempo entro cui il prodotto conserverà le proprietà enunciate dal produttore e, quindi, al superamento della data di scadenza, siamo stati abituati a non consumare qualsivoglia alimento o bevanda. Tuttavia ci sono alimenti che, in modo piuttosto palese e visibile, vanno a male e diventano maleodoranti e sgradevoli mentre altri, come il caffè, perdono semplicemente gli aromi ed i profumi tipici del prodotto fresco.
È chiaro che il caffè non sia un prodotto “eterno” e che una cattiva conservazione, in luoghi bui ed umidi, possa anche dare vita a una contaminazione esterna. Dopotutto il caffè attira batteri e insetti come ogni altra sostanza organica, specialmente quando questa versa in stato di decomposizione. Per questo raccomandiamo di seguire fedelmente le indicazioni riportate dal consumatore e di adottare buone norme di igiene, sia per custodire le cialde che per l’utilizzo della macchina.
Per scrupolo, infine, puoi sempre controllare lo stato di conservazione del caffè all’interno della cialda, aprendola con una forbicina od un coltello e prestando attenzione a non farti male. Se noti che il caffè è integro e che colore e odore non sono alterati, molto sicuramente, non è trascorso troppo tempo dalla data di scadenza del prodotto. Qualora fosse completamente rovinato, purtroppo, non avrai altra scelta che disfartene, smaltendolo nel rispetto delle norme di zona sui rifiuti.